Nuovi insediamenti e riqualificazione dell’esistente
L’edilizia sarà un tema centrale della prossima azione di governo e il futuro Rettore avrà la responsabilità di portare a termine tutti gli impegni già presi, risolvendo situazioni non adeguate che si trascinano ormai da troppo tempo e garantendo a tutti i nuovi insediamenti infrastrutture di ricerca e di didattica all’altezza di un Ateneo internazionale. In particolare, occorre potenziare i servizi agli studenti.
È proprio sui servizi agli studenti, in termini di aule, laboratori didattici, spazi per studio e attività associative, culturali e ricreative, mense e alloggi che l’Ateneo è più arretrato nel panorama internazionale e in questo ambito dovremo investire concretamente nei prossimi anni.
A Bologna è prioritario completare il Navile, realizzando un polo di eccellenza, dotato di spazi e servizi adeguati e di laboratori attrezzati. Dobbiamo assolutamente evitare errori commessi in passato o scelte al ribasso. Nella stessa ottica dovremo inoltre completare il secondo lotto del Lazzaretto.
In tutte le nostre sedi romagnole dovremo arrivare, insieme agli enti locali, a soluzioni organiche privilegiando, per quanto possibile, la logica del Campus. In alcune sedi, come ad esempio Cesena e Forlì, siamo più avanti, in altre, come Ravenna e Rimini, meno. In tutti i casi è prioritario definire i piani di sviluppo edilizio e realizzarli in tempi certi, prevedendo anche strutture di accoglienza per docenti. I progetti già avviati devono essere completati senza ulteriori ritardi e, se necessario, aggiornati al fine di garantire spazi idonei e servizi di qualità.
A Bologna contestualmente dovremo elaborare un piano a medio e lungo termine, che evidenzi le principali criticità ancora da affrontare e risolvere quelle emergenti o prevedibili. Il piano dovrà prevedere la riqualificazione del patrimonio edilizio, coniugando sicurezza, sostenibilità, fruibilità e qualità architettonica. Garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e di studio è un nostro preciso dovere.
Migliorare l’efficienza energetica, anche attraverso soluzioni innovative, permetterà di ridurre i consumi e i relativi costi (le utenze ammontano a circa 20 milioni di euro/anno) ed è per l’Università una responsabilità sociale. La graduatoria degli Atenei sostenibili ci deve sempre vedere al vertice, anche perché su questi temi abbiamo al nostro interno straordinarie competenze. Altrettanto importante è la riqualificazione architettonica degli spazi, perché si possa lavorare in ambienti più gradevoli e accoglienti e dare a tutto il nostro insediamento una chiave identitaria, realizzando di fatto nella percezione dei luoghi un vero e proprio Campus diffuso prevalentemente dislocato nel centro storico, che custodisce il più antico modello di Università.
Il piano dovrà anche affrontare la frammentazione logistica di varie strutture dell’Ateneo e individuare soluzioni razionali, di breve e lungo termine, differenziate caso per caso. Andrà individuata una collocazione più organica e funzionale per alcuni uffici dell’Amministrazione centrale. Gli obiettivi ai quali tendere sono: rafforzare la nostra identità, migliorare i servizi, azzerare gli affitti passivi, ridurre i costi di gestione e i consumi. In questo quadro va valorizzata la figura del responsabile di Plesso.
È urgente e indispensabile garantire una sede adeguata al Collegio Superiore e dell’Istituto di Studi Avanzati, sede che dovrà essere fortemente integrata con la città, chiaramente riconoscibile e affiancata da una struttura di accoglienza per studiosi italiani e stranieri in visita presso il nostro Ateneo. Serve anche una nuova sede per il Centro Linguistico di Ateneo e per l’Archivio Storico, preziosissima memoria dell’Università più antica del mondo.
La Staveco deve essere inserita in questo piano complessivo ed è una grande opportunità. Ovviamente i progetti di così ampio respiro richiedono una discussione pubblica e partecipata, aperta a tutta la nostra comunità e alla città, oltre che una grande attenzione agli aspetti finanziari e a non svendere pezzi di pregio del nostro patrimonio.
Da troppo tempo si parla dell’asilo di via Filippo Re, ma ancora oggi è solo un progetto. Sarà una priorità realizzarlo e fare in modo che in tutti i nuovi insediamenti siano offerti adeguati servizi di supporto alla genitorialità. Inoltre in tutte le nostre sedi dovremo valorizzare maggiormente i servizi per lo sport e le attività motorie.
Le multiformi espressioni della memoria storica dell’Alma Mater sono raccontate e mostrate dal nostro straordinario e ricchissimo Sistema Museale, un unicum che deve essere assolutamente valorizzato per risultare sempre più attrattivo e integrato negli itinerari culturali.
Le biblioteche rappresentano uno dei punti di forza del nostro Ateneo, una potenziale rete di eccellenza per alimentare i processi formativi e la qualità della ricerca. Sono convinto che si debba fare uno sforzo per sostenere un sistema da alcuni anni in attesa di un energico rilancio.