L’attenzione posta al tema della riqualificazione e dell'adeguamento normativo del patrimonio architettonico rappresenta una delle prerogative indispensabili per garantire la salvaguardia dei valori storico-culturali e per adattare questo patrimonio alle nuove istanze di un'università moderna. A tale dimensione urbana si rifà ancora oggi la centralità dell’Alma Mater e di qui l’interesse per un'opera di rivitalizzazione dei luoghi deputati a rappresentare i significati e i valori di questa Istituzione.

È previsto un articolato piano di riqualificazione, integrato e completato con la delibera del Consiglio di Amministrazione di novembre 2020, che abbraccia l'intero comparto che si estende dalle aule di Belmeloro fino a Palazzo Poggi, e di rifunzionalizzazione degli spazi che si libereranno con il completamento dell'insediamento al Navile e la realizzazione della Torre Biomedica. Il piano, nel suo complesso, mira a creare una nuova permeabilità fisica tra i nuclei edilizi che compongono il comparto generando una continuità nella fruizione dei servizi e nella definizione dell'identità dei luoghi. Tra gli interventi specifici che definiscono il piano d'insieme si prevede lo spostamento delle funzioni non istituzionali presenti oggi all’interno di Palazzo Poggi, in altre sedi per creare dentro il Palazzo di ‘rappresentanza’ dell’Ateneo un raccoglitore di storia, cultura e centralità di uffici centrali dell’Alma Mater. Tale indirizzo sarà oltremodo restituito sia dalla valorizzazione di piazza Scaravilli che assumerà la funzione di luogo istituzionale dell’Alma Mater, non solo per la sua funzione a servizio dell’intera comunità, ma come spazio identitario dell’attiguo palazzo del Rettorato, sia dal trasferimento dell'Archivio Storico in Palazzo Poggi, a completamento della Biblioteca Universitaria di Bologna (BUB) già ivi presente.

L’asse di via Selmi si trasformerà nel corso dei prossimi anni prevedendo l’accorpamento degli uffici amministrativi presso l’edificio Ciamician (pur mantenendo aule e biblioteca storici), mentre l’antistante edificio sarà interamente destinato a Museo di Storia Naturale d’Ateneo (pur mantenendo aule e, al livello seminterrato, funzioni laboratoriali).

È di prossima pubblicazione il bando per il restauro e consolidamento della Torre della Specola, elemento rappresentativo dell’Alma Mater, che tornerà a mostrare la sua forma elegante abbandonando il complesso ponteggio che da anni oramai la caratterizza, mentre sono terminati i lavori di adeguamento dell’iconica sede di Santa Lucia che ha riaperto in tempo per l’inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022.

Dietro al nuovo museo di Storia Naturale riprenderà vita il comparto Belmeloro/San Giacomo grazie allo sviluppo del progetto Nuovo Baricentro. La gara di lavori permetterà infatti l’integrale recupero di tre edifici destinati ad ospitare uno studentato e numerosi servizi per studenti, oltre a un Faculty Club e a uno Spazio Plurifunzionale (Auditorium), candidando quest’area a divenire un punto di riferimento della vita accademica.

Il piano prevede inoltre vari interventi di riqualificazione degli spazi dei dipartimenti che insistono in quest’area, con l’obiettivo di rispondere alle attuali esigenze didattico-scientifiche delle strutture e ridurne la frammentazione logistica. Una prima fase che ha riguardato i dipartimenti DSE, SPS e SDE si è già conclusa e sono state avviate le procedure per l’acquisto dell’edificio in via Marsala, destinato temporaneamente all’amministrazione generale e, una volta realizzato l’accorpamento presso il Ciamician, al dipartimento di Scienze Giuridiche. Il completamento dell'insediamento al Navile e della Torre Biomedica permetterà, tra gli altri, tre ulteriori grandi interventi: la nuova sede del DISA presso il plesso di via San Giacomo 12; l’accorpamento del DISCI in due sole sedi, quella di San Giovanni in Monte che si arricchirà degli spazi attualmente assegnati al Centro Linguistico d’Ateneo e una nuova sede presso il plesso di via San Giacomo 14; la razionalizzazione degli spazi del BIGEA con una nuova sede presso il plesso di via Irnerio 48 (ala sinistra) che integrerà gli attuali spazi su via Zamboni e Porta San Donato. Sono terminati i lavori presso Palazzo Malvezzi, la storica sede della Scuola di Giurisprudenza, dopo i danni subiti dal sisma del maggio 2012. È quasi completato invece l'adeguamento normativo del blocco degli edifici storici dal 32 al 38 di via Zamboni ove manca solo la riqualificazione degli spazi delle biblioteche esistenti che andranno ripensati e re-immaginati per adeguarli alle nuove esigenze e degli altri spazi interni che si libereranno, oltre al recupero integrale delle facciate.

Uno dei punti di maggiore attenzione del piano riguarda gli spazi per gli studenti. Oltre agli interventi già richiamati, lo spostamento dei corsi di studio a seguito del completamento delle grandi opere al di fuori della Cittadella storica permetterà di risolvere definitivamente la cronica carenza di aule in quest’area. Inoltre, è già in corso di realizzazione una nuova sede interamente dedicata alle attività degli studenti (ex Stazione Veneta) che verrà completata nel 2021, Palazzo Paleotti sarà destinato interamente ad attività studentesche, così come la corte esterna di Palazzo Hercolani, opportunamente riqualificata. Allo stesso tempo si favorirà l’allestimento di spazi pausa/ristoro in differenti plessi con l’obiettivo di incrementare i luoghi di socializzazione e di servizio a favore delle comunità studentesche che abitualmente li frequentano, anche con spazi per lo studio condiviso e spazi dedicati alle attività associative. È allo studio l’ipotesi di destinare l’edificio di via Val d’Aposa a studentato e servizi agli studenti, mentre si sono quasi conclusi i lavori del nuovo studentato presso l’edificio di via San Petronio Vecchio che ha consentito, grazie ad un effetto domino, di completare l’insediamento del Collegio d’Eccellenza in piazza Puntoni.

 

Gallery Cittadella Storica

RIFERIMENTI AL PIANO STRATEGICO

  • O.1.4 - Potenziare le infrastrutture a supporto della ricerca
  • O.3.3 - Migliorare la qualità della didattica anche attraverso metodologie innovative e la formazione dei docenti
  • O.5.1 - Potenziare i servizi finalizzati a garantire le migliori condizioni di studio e di vita degli studenti

RIFERIMENTI AGLI OBIETTIVI ONU