Una nuova visione dell'Alma Mater

1. Studenti

Servizi agli studenti e diritto allo studio

 

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L’Università nasce dagli studenti. Gli studenti devono essere al centro del sistema formativo e organizzativo dell’Ateneo.

A tutti devono essere garantite le migliori condizioni di studio, con aiuti concreti. Mi impegno a non aumentare le tasse studentesche, a potenziare le attuali misure di esonero per merito e necessità, a investire sui servizi agli studenti.

Un’Università come la nostra, che si confronta con i migliori Atenei al mondo, deve avere massima attenzione al continuo miglioramento della qualità e organizzazione della didattica e dei servizi offerti agli studenti. La buona qualità della didattica va perseguita con forza, anche sperimentando formule di didattica innovative, che, a fianco delle forme tradizionali, stimolino ulteriormente le capacità critiche, creative e pratiche, la partecipazione attiva, la discussione e la rielaborazione dei concetti, la soluzione dei problemi.  Vanno anche messi in maggiore evidenza i collegamenti tra il momento della formazione, quello della ricerca e dell’innovazione e va stimolata l’imprenditorialità degli studenti esponendoli alle problematiche del mondo sociale e produttivo.

Occorre promuovere lo sviluppo di competenze trasversali e linguistiche e di esperienze di carattere internazionale, sia presso l’Alma Mater sia attraverso programmi di mobilità all’estero. Occorre arricchire l’esperienza dei nostri studenti attraverso la creazione di un ampio ventaglio di opportunità di tirocini formativi ed esperienze formative, a livello nazionale e internazionale, anche nell’ambito di progetti di cooperazione e sviluppo.

Monitorare la qualità della didattica è una operazione essenziale per gli studenti, che sono chiamati a concorrere al miglioramento di un servizio a beneficio degli studenti futuri, e per i docenti, che in questa maniera sono in messi grado di adeguare progressivamente il proprio insegnamento alle nuove sfide imposte dai tempi. Data la centralità di questa operazione, agli strumenti attuali ne vanno affiancati di nuovi, sempre più efficaci.

I rappresentanti degli studenti devono essere coinvolti maggiormente nella vita degli Organi a tutti i livelli in un confronto costante e aperto.

Massima attenzione va prestata anche agli studenti lavoratori che intraprendono percorsi formativi più lunghi, di conseguenza molto onerosi. Per loro occorre modulare piani formativi appositi, anche sfruttando le più moderne tecnologie e pratiche didattiche.  Sugli studenti fuori corso e sugli abbandoni va avviata una seria riflessione: l’obiettivo è la riduzione dell’alto numero, mediante un sempre più efficace orientamento e tutorati che sostengano gli studenti nel percorso di studio.

La stessa attenzione si deve riservare agli studenti in condizione di particolare difficoltà, come ad esempio i detenuti ma non solo, ai quali la disponibilità di un servizio di mentoring potrebbe suggerire le possibili strade per la conciliazione delle specifiche situazioni con il proseguimento del percorso accademico.

Massima attenzione va dedicata agli spazi di lavoro, di studio e di incontro: aule, laboratori didattici, sale studio e luoghi di incontro. È necessaria una programmazione pluriennale per i nuovi investimenti, per la riqualificazione degli spazi esistenti e per la piena accessibilità degli studenti disabili, ai quali va garantito l’accesso a tutti gli spazi di studio e di socialità.

Tutti gli studenti necessitano di migliori servizi: biblioteche e sale studio aperte anche di sera, mense comode e economiche, efficaci servizi di trasporto pubblico, alloggi e studentati, strutture per lo sport e il tempo libero. Ritengo che una più stretta e sistematica collaborazione con tutte le città nelle quali operiamo e con la Regione, per le materie di sua competenza, possa in breve migliorare la disponibilità di servizi e la qualità degli esistenti.

Agli studenti fuori sede, italiani e internazionali, occorrono più efficaci servizi di accoglienza, dalle informazioni sugli spazi cittadini agli alloggi, alla comunicazione sul funzionamento della complessa macchina universitaria. Si deve poi facilitare la mobilità, sia in ingresso che in uscita, offrendo servizi efficaci dalla gestione dei visti di ingresso all’organizzazione di soggiorni e spostamenti in Italia e all’estero.

L’orientamento in ingresso e l’informazione circa gli esiti occupazionali devono diventare parte integrante del percorso formativo di ogni corso di studio. Va reso più diretto e sistematico il raccordo con le scuole medie superiori per favorire scelte ponderate e responsabili.  Intendo rafforzare e estendere il servizio di job placement. Ciò può essere realizzato attraverso convenzioni e accordi quadro con imprese, ordini professionali, enti pubblici, in una chiave non solo locale, ma su scala nazionale ed internazionale.

Va posta molta attenzione alla comunicazione con gli studenti, che può essere migliorata con l’uso di strumenti multimediali e social media. La sperimentazione avviata due anni fa nel mio Dipartimento per seguire gli studenti dal momento dell’ingresso fino all’orientamento in uscita ha dato e sta dando ottimi risultati.

Si devono semplificare e dematerializzare i processi nei rapporti con le Segreterie studenti.

Intendo sostenere le iniziative delle associazioni studentesche per progetti innovativi, didattici e non, e per iniziative culturali, perché l’Università sia sempre di più anche un modo per crescere insieme e gli studenti siano realmente protagonisti; promuovere e valorizzare la comunità degli ex studenti dell’Alma Mater (Almae Matris Alumni) perché diventi la rete globale dei nostri ambasciatori, una rete di relazioni, progetti e storie, per rimanere in contatto ed essere aggiornati in tempo reale.

 

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